Perché passare alla tecnologia cad cam

Perché passare alla tecnologia cad cam

Se ne sente un gran parlare e ci sono sempre più persone interessate ad apprendere questa nuova tecnologia per la programmazione delle macchine a controllo numerico (le famose macchine CNC), ma perché bisognerebbe passare a questa tecnologia, da dove nasce, in quali settori può essere utilizzata e soprattutto, cos’è il cad cam?

Bene, oggi risponderò a queste vostre domande e vi parlerò dei vantaggi che queste innovazioni possono portare sul proprio posto di lavoro.

Cos’è il cad cam

Quando si parla di cad cam bisogna chiarire che non si tratta di un semplice programma che permette di programmare le macchine, ma è l’unione di due software:

  • CAD (Computer Aided Design);
  • CAM (Computer Aided Manufacturing).

L’utilizzo di questi 2 programmi permette di essere assistiti, non solo nella fase di programmazione della macchina, da parte del Pc, ma aiuta il progettista anche nella fase di realizzazione del prodotto finale.

Proprio per via dell’utilizzo di 2 programmi, per capirne le origini occorrerà fare un’analisi ben più approfondita di entrambi i programmi.

Il CAD (Computer Aided Design)

Il CAD, o progettazione assistita dal computer, nasce alla fine degli anni Cinquanta dall’informatico Patrick Hanratty, il suo intento era creare un programma che facilitasse il lavoro in azienda e Pronto, questo fu il nome che Hanratty gli diede, riusciva anche se in parte nel suo intento.

L’informatico però non era pienamente soddisfatto di quella sua versione embrionale tanto che, un decennio dopo, decise di mettersi nuovamente al lavoro per lo sviluppo di un nuovo programma CAD che integrasse delle funzioni completamente nuove e, questa volta, in grado di aiutare realmente i progettisti.

Il programma venne chiamato ADAM, nome che rappresenta un acronimo, Automated Drafting And Machine, il programma venne reso pubblico pochi anni dopo e si diffuse così tanto da motivare altri sviluppatori e case produttrici a creare i loro programmi CAD.

Una delle prime fu Autodesk che agli inizi degli anni Ottanta lanciò sul mercato il proprio programma, AutoCAD (diffusosi pochi anni dopo specialmente in campo edile).

Il CAM arrivò diversi anni dopo, ma prima di parlarne occorre capire come, dagli anni Ottanta, sia stata utilizzata la tecnologia CAD nei diversi settori.

In quali settori può essere utilizzato

Come accennato nel precedente paragrafo, fra i primi programmi cad ad essere messi in commercio ci fu AutoCAD che, nel decennio successivo al suo sviluppo, iniziò una un’espansione che lo portò ad essere utilizzato in tutto il mondo in campo edile.

L’esigenza dei geometri e degli architetti era di semplificare il loro lavoro e il cad, virtualizzando un intero progetto era in grado di farlo.

Da lì in poi molti professionisti si accorsero della praticità e di ciò che permetteva di fare un programma CAD, fu così che iniziò ad essere diffuso anche in settori opposti all’architettura come, per esempio, il settore della progettazione meccanica.

Il CAM (Computer Aided Manufacturing)

È proprio nel settore meccanico che venne sviluppata questa tecnologia, le fabbriche si munirono di macchinari sempre più grandi che i normali operai non erano in grado di gestire ed iniziarono ad essere sviluppati programmi che da remoto permettevano di programmare una macchina dandole un percorso utensili adatto al tipo di progettazione che doveva essere effettuata, al tempo stesso vennero richieste delle competenze maggiori dei dipendenti per controllare questi macchinari, assimilabili frequentando un corso cad cam.

Ecco cos’è il cam, ma queste tecnologie possono essere integrate in altri settori?

Il settore odontoiatrico

Con la crescita del cad e l’introduzione del cam, si iniziò a pensare alle potenzialità inespresse di questo sistema. Difatti, ogni settore che prevedeva l’uso di macchine cnc poteva adottare questa tecnologia e fu così che, alla fine degli anni Ottanta, il noto odontoiatra francese Francois Duret, ideò un primo sistema in grado di realizzare delle protesi dentali (specialmente per i denti posteriori) da remoto, con programmi cam in grado di decidere il percorso utensili da seguire dando così inizio “all’odontoiatria digitale”.

Il processo era molto semplice ed è rimasto più o meno invariato:

Dopo la presa delle impronte dentali, il calco ottenuto viene passato ad un laboratorio in cui, grazie ad uno scanner 3D, il calco viene passato sul computer ottenendo così un’impronta digitale, dopodiché la lavorazione prosegue con l’aggiunta di piccoli dettagli e la decisione del percorso utensili che la macchina deve seguire per realizzare la protesi.

Perché passare al cad cam e che vantaggi ha

I vantaggi sono tanti ed intuibili, il primo è dato dall’uniformità dei pezzi prodotti, con la serializzazione delle catene produttive ogni pezzo prodotto deve essere uguale al precedente, un lavoro manuale, anche se realizzato in maniera sopraffina, non permetterà mai l’uscita di prodotti identici!

I tempi di produzione si abbassano notevolmente e il progetto può essere modificato più volte prima di avviarne la produzione.

Infine, la parametricità di questi programmi permette di avere anche delle misure stabilite della grandezza del progetto che verrà realizzato.

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